“Per rendere omaggio alla sua immensa arte e sancire il legame profondo con Napoli e i napoletani….” E’ un passaggio della lettera che il Sindaco De Magitris, ha inviato al direttore dello scalo di Capodichino, per fargli richiesta di intitolare l’aeroporto di Napoli a l grande cantautore scomparso.
La richiesta di De Magistris è stata motivata dalla volontà popolare, che si è concretizzata in vari modi. Ma soprattutto attraverso il web. Su Facebook infatti è stata aperta una pagina apposta, i cui sostenitori chiedono a gran numero l’intitolazione di Capodichino a Pino Daniele.
Si pensava si trattasse di un entusiasmo momentaneo, sull’onda della commozione per la recente e molto celebrata scomparsa dell’artista. Invece, il Sindaco di Napoli l’ha presa sul serio dichiarando esplicitamente la sua volontà di attuare questa proposta.
Dalla quale molti hanno preso le dovute distanze, specie i personaggi della cultura che hanno invitato a non “mettere in imbarazzo Pino Daniele”. Questa espressione non vuole in alcun modo sminuire la grandezza dell’artista, ma dare una giusta e proporzionata collocazione ai valori storici-culturali dell’arte .
Perché sovvertendo o confondendo i piani storici-culturali, si corre il rischio di inserire una nota diversa, che per quanto bella, potrebbe stonare con un concerto già congegnato .
Per chiarire meglio il concetto basta ricordare i nomi a cui sono intitolati gli aeroporti italiani:
Fiumicino a Leonardo Da Vinci ,Pisa a Galileo Galilei, Venezia a Marco Polo), Genova a Cristoforo Colombo, Bologna a Guglielmo Marconi, Bergamo a Carvaggio, Verona Catullo a Palermo a Falcone e Borsellino