Scacco ai clan di camorra di Brusciano: 17 arresti nel blitz dei carabinieri

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News16 Maggio 20222 min

Nel corso della notte, tra Napoli, Agrigento, Biella, Terni e Santamaria Capua Vetere, militari della Compagnia dei carabinieri di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione ad una misura cautelare di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 17 indagati (4 in libertà, 11 già detenuti in carcere e 2 già agli arresti domiciliari per altra causa) gravemente indiziati, in concorso tra loro ed a vario titolo, di associazione di tipo mafioso finalizzata alla ricettazione, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi e tentato omicidio ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa, svolta congiuntamente dalla Sezione Operativa della Compagnia di Castello di Cisterna e dalle Stazioni di Brusciano e Marigliano sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo Partenopeo, dal dicembre 2017 al dicembre 2020, ha consentito di documentare l’operatività di due clan camorristici avversi – “Rega” ed “Esposito -Palermo” – entrambi operanti a Brusciano e centri limitrofi e dediti, fra l’altro, alla gestione di alcune piazze di spaccio ricadenti nei locali quartieri di edilizia popolare “ex Legge 219/81”.

Ricostruite, inoltre, le dinamiche di due episodi delittuosi avvenuti a Brusciano nel 2017. Il primo, in danno di Fabio Equabile, allorquando un commando armato composto da più persone aveva esploso diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’uomo, poi rimasto ferito. Il secondo, in danno di Vincenzo Turboli, nei cui confronti venivano esplosi vari colpi d’arma da fuoco che lo ferivano gravemente. Nella circostanza, inoltre, rimaneva altresì ferito accidentalmente, poiché di passaggio sulla pubblica via, anche il padre di un militare dell’Arma in forza alla Sezione Operativa della Compagnia di Castello di Cisterna.

I carabinieri hanno documentato l’esistenza di stabili strutture organizzative, ai cui vertici si ponevano, in maniera contrapposta, da un lato Francesco Palermo e, dall’altro, Tommaso Rega alias “O’ Chirichiello (tra i destinatari dalla misura), in entrambi i casi dedite alle estorsioni, agli attentati dinamitardi, ai reati contro la persona, in materia di armi ed al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di varia natura, poi commercializzati all’interno delle locali “piazze di spaccio”.

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