Rottura nel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola: il punto di vista di “Ordine Dinamico”

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News24 Aprile 20205 min

E’ necessario fare chiarezza sulle ragioni che hanno portato alla paralisi totale delle attività consiliari ed alla mancanza di qualsiasi iniziativa volta ad attenuare le difficoltà dell’Avvocatura Nolana per i problemi cronici che la attanagliano ormai da tempo“, è ciò che sostengono i Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Nola del gruppo “Ordine Dinamico”, avvocati Raffaele Curcio, Lucio Barbato e Caterina Miranda.

Nello scorso mese di luglio ben 13 Consiglieri su 21 sfiduciarono il Presidente del COA, avv. Visone; tale iniziativa è diventata oggetto di una controversia giudiziaria che si è conclusa – lo scorso mese di marzo – con la pronuncia del TAR Campania che ha statuito la “surrogabilità” del Presidente, privo della “fiducia” della maggioranza consiliare. I suindicati Consiglieri, nonostante la pendenza della lite (e nonostante la richiesta, respinta, di commissariamento del COA avanzata sempre dal Presidente Visone), pur nella paradossale situazione creatasi di un Presidente senza maggioranza hanno ritenuto (e ritengono tutt’ora) che, ferma la doverosa necessità di sostituire lo sfiduciato Presidente, la querelle giudiziaria non poteva e non doveva condizionare i lavori del COA; anzi, dovevano essere poste in essere tutte le necessarie attività, prima fra tutte, la registrazione della Fondazione Bruniana.

Nulla è stato fatto; al contrario, è stata “paralizzata ” anche la Scuola Bruniana che tanto lustro aveva dato al Foro Nolano. Ad onor del vero, i Consiglieri di Ordine Dinamico, già nel maggio 2019 (prima, cioè, che esplodesse la crisi “politica”) avevano avanzato proposte volte a “migliorare” la qualità delle condizioni di operatività degli iscritti e la funzionalità del COA: il documento, debitamente protocollato, divenne, nel corso di una seduta consiliare, letteralmente “carta straccia”, come tristemente noto.

Ugualmente noto il grave inadempimento che il COA stava (e sta) perpetuando nei confronti del dipendente della Fondazione: ancora oggi, in seguito alla querelle insorta tra il Presidente senza maggioranza e il nominando Presidente, il dipendente, incolpevole, non percepisce lo stipendio dal mese di Aprile 2019, nonostante le varie proposte di delibera avanzate che non hanno ottenuto il numero di voti necessari per l’approvazione; con il triste risultato che il dipendente continua ad essere mortificato dall’Organo di rappresentanza di coloro che, per legge e per vocazione, sono chiamati a tutelare i diritti di TUTTI.

Nelle more i medesimi Consiglieri hanno, invano, anche approfondito e relazionato al Consiglio sulla possibilità di registrare la Fondazione “Bruniana” (cfr relazione Notarile – Dott. Angelo De Stefano agli atti). Gli stessi avevano, sin dall’inizio del mandato, sollecitato anche l’istituzione della “Carta dei servizi dell’avvocato”, che oggi, in piena emergenza sanitaria, sarebbe stata certamente da ausilio alla Classe Forense Nolana, considerato il lockdown e lo smart working. Sebbene si affermi la “seduta permanente”, il COA di Nola non si riunisce nonostante le sollecitazioni operate dal gruppo “Ordine Dinamico”. I Consiglieri sono del parere che la soluzione dei problemi (o, quanto meno, il tentativo di soluzione) dei quali DEVE occuparsi il COA, vada anteposta al mantenimento della carica di Presidente o all’acquisizione della carica di Presidente (ne sia prova il fatto che gli stessi, anche in seguito alla mozione di sfiducia all’avv. Visone, non avevano “patteggiato” alcuna carica).

Ritengono che, producendo la attuale emergenza sanitaria un grave shock socio economico e finanziario che investe l’Avvocatura tutta, si impone una imminente “rilettura” delle modalità di esercizio della professione, con tutto ciò che ne consegue – in termini di doveri del COA – in ordine a formazione, approntamento di strumenti, tutela dei Colleghi giovani e di Tutti coloro che hanno subito, oltremodo, il blocco dell’attività imposto dallo stato di emergenza. I tre Consiglieri hanno chiesto, e più che mai chiedono oggi, esclusivamente di poter concordare ed attuare un programma chiaro, concreto, fattivo, con attività da espletarsi nell’immediato e a lungo termine, con il coinvolgimento di tutti i Consiglieri, con la funzionalità delle Commissioni consiliari, prevedendo, in via immediata, provvedimenti a tutela degli iscritti, la risoluzione della problematica della Fondazione e, per essa, della Scuola Bruniana e del suo dipendente, in concomitanza al riavvio delle attività giudiziarie.

Nel ribadire l’assenza di qualsivoglia interesse per l’ottenimento di qualsiasi carica e non ritenendo di voler ancora mortificare l’Avvocatura Nolana con ulteriori perniciose battaglie giudiziarie, i Consiglieri di Ordine Dinamico auspicano che, in tempi rapidissimi, si possa trovare la soluzione della crisi in atto, con la creazione di una “governance” di ampia maggioranza e che veda coinvolti tutti i Consiglieri eletti nell’interesse degli iscritti. In mancanza, saranno costretti a prendere atto dell’impossibilità di svolgere il mandato secondo le indicazioni e le aspettative del corpo elettorale, auspicando che tutto il Consiglio, consapevole della dignità del ruolo e della sua funzione sociale, possa fare altrettanto.

AGGIORNAMENTO

Il presidente Visone ha rassegnato le sue dimissioni. QUI le sue dichiarazioni.

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