Genitori anziani e senza denaro: la Legge impone ai figli di accudirli

Carolina Cassese Carolina Cassese26 Giugno 20224 min

Quando i genitori diventano anziani e la pensione è insufficiente a coprire le spese mediche è dovere dei figli aiutarli. Il Codice civile impone ai figli di prestare i cosiddetti “alimenti” in favore del padre e/o della madre quando questi versino in condizioni di grave bisogno fisico ed economico. Il figlio non è tenuto a prestare gli alimenti in favore del genitore se è stato dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale. L’obbligo per i figli (anche adottivi) di versare gli alimenti in favore del genitore bisognoso sussiste solo se questi non è sposato o se il proprio coniuge non ha la capacità di prendersi cura di lui.

Quando non sussiste l’obbligo? Se la madre cerca assistenza ma il padre ha già una pensione sufficiente per entrambi, i figli non hanno l’obbligo di aiutarli economicamente. Se il genitore in stato di bisogno non ha il coniuge o se questi non può soddisfare l’obbligo alimentare sono obbligati i figli, anche adottivi e, in loro assenza,nipoti. Il dovere di versare gli alimenti in favore del genitore scatta solo se questo versa in stato di bisogno.

Lo stato di bisogno sussiste quando un soggetto non è in grado di far fronte alle esigenze fondamentali della propria vita per mancanza di un reddito di lavoro. Il diritto agli alimenti sussiste anche quando lo stato di bisogno è dovuto a colpa del soggetto che li richiede. In tale caso è possibile ottenere una riduzione dell’importo degli alimenti. Lo stato di bisogno può dipendere da uno stato transitorio di malattia, per esempio l’invalidità al lavoro.

La Legge, tuttavia, non fissa un importo entro cui i figli debbano provvedere alle esigenze dei genitori. La misura deve essere proporzionata alle loro capacità economiche. I figli potrebbero prendersi cura dei genitori ospitandoli in casa propria o comprando per loro i beni di prima necessità (ad esempio il cibo o le medicine). Il diritto agli alimenti ha una funzione più limitata rispetto al mantenimento: garantisce solo i mezzi necessari alla sussistenza. Solo il genitore può agire contro il figlio che non vuole aiutarlo economicamente; non potrebbero farlo i suoi fratelli, per ottenere il rimborso delle spese sostenute per il genitore. Tuttavia, chi viola gli obblighi di assistenza familiare commette un reato contemplato dal Codice Penale.

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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