Dopo il caso di Patrick Zaki l’Italia si trova nuovamente a dover affrontare un caso di uno studente arrestato all’estero. Tre anni e mezzo di carcere per oltraggio all’Islam, è questo quello che rischia Ikram Nazih, una studentessa di 23 anni con doppia cittadinanza italiana e marocchina. La causa di tutto sarebbe un post su Facebook del 2019, proprio come accaduto per Patrick Zaki. Ad accendere i fari in Italia è stato il deputato della Lega Massimiliano Capitanio chiedendo al governo italiano di intervenire ufficialmente. Ikram Nazih è nata a Vimercate, nel brianzolo, da genitori marocchini. In Italia vive da sempre ed è iscritta all’Università di Marsiglia, in Francia. Il 20 giugno scorso è stata fermata all’aeroporto di Casablanca, in Marocco, dove era arrivata per passare un periodo di vacanza. Il deputato ha depositato un’interrogazione parlamentare, ora il Governo italiano potrebbe cominciare un nuovo tira e molla per sottrarre alla morsa del fondamentalismo un altro giovane.
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