[Le Pagelle] Rinascita Milan, show Toro, incubo Inter e Napoli. Roma e Juve granitiche ma poco spettacolo

Marco Sigillo Marco Sigillo18 Ottobre 20166 min

Giornata di campionato che smuove la classifica nei piani alti, al termine del weekend sorridono la Juventus, sempre più prima, e il Milan, che un po’ a sorpresa si ritrova secondo.

Promosse

Roma: Spalletti si presenta a Napoli con assenze importanti, schiera una squadra dedita ad ingabbiare l’attacco napoletano e ripartire e alla fine ha ragione lui. La Roma non domina ma ha la meglio in una partita difficile, Dzeko si conferma ritrovato e vola in vetta alla classifica marcatori.

Genoa: Un’ora giocata in inferiorità numerica, eppure il Genoa non rischia mai di perderla, complice un Empoli rinunciatario, Juric a fine partita può fare i complimenti ai suoi per l’impegno messo in campo. Un buon punto guadagnato per come si era messa la partita.

Cagliari: 3 vittorie nelle ultime 3 partite, a San Siro gli uomini di Rastelli rubano la scena alla telenovela Icardi. Prima si salvano da un rigore causato da Bruno Alves e poi riescono a ribaltare il risultato dopo lo svantaggio. Una partita ancora una volta vinta con sacrificio ma anche con ottime idee di gioco. In attacco non ci sono solo gli esperti Borriello e Sau, anche Melchiorri sta dimostrando di essere una pedina importante per i sardi.

Bologna: Nel pomeriggio del Bologna c’è una sola ingenuità, quella commessa in aria di rigore al 50’ della ripresa, che purtroppo per gli emiliani costa due punti. Da Costa è in versione superman e si arrende solo al rigore di Immobile. Prestazione nel complesso convincente e classifica per ora decisamente tranquilla per i rossoblù.

Lazio: Una partita trascorsa a sbattere contro Da Costa e la difesa del Bologna. Alla fine la tenacia viene premiata con un insperato calcio di rigore in pieno recupero che Immobile realizza facendosi perdonare per le occasioni non concretizzate. Paura per De Vrij che resta a terra dopo un colpo alla testa, ma niente di grave.

Sassuolo: Sembra impossibile ma dopo due minuti il Sassuolo è sotto, in casa contro il Crotone. Di Francesco però dimostra ancora una volta che non servono grandi nomi e cifre folli per costruire una buona squadra, questa volta Sensi e Iemmello, entrambi al primo gol in serie A, risultano decisivi. Grande, ennesima, prestazione di Lirola.

Milan: Sono trascorsi addirittura sei anni dall’ultima volta che il Milan si ritrovava al secondo posto in classifica. Gran parte del miracolo è merito di Montella, che ha saputo adattare con intelligenza il suo gioco all’organico a disposizione. Non è mancata un po’ di indispensabile fortuna. Ancora una volta buona prestazione difensiva.

Torino: Ritorno dal primo minuto di Ljajic che regala show e gol. Vittoria in rimonta ma che non lascia dubbi sullo stato di forma del toro di Miha. Tridente titolare pericolosissimo e come se non bastasse centrocampisti come Benassi e Baselli sempre pronti a fare gol. Bel gioco e tanti gol.

Rimandate

Pescara: Un punto da considerare positivo solo perché evita un’ulteriore sconfitta alla squadra di Oddo. Partita strana, segnata dall’autogol di Campagnaro ( che poi si fa perdonare con un gol ), dall’inferiorità numerica e dal rigore sbagliato da Caprari. Sembra quasi che gli abruzzesi facciano di tutto per complicarsi la vita. Per ora l’unica vittoria resta quella ottenuta a tavolino.

Juventus: Allegri dice che gli interessa vincere più che giocare bene, ma basterà? La domanda diventa ancora più calzante se si sposta l’attenzione al cammino europeo dei bianconeri. Contro l’Udinese una papera di Buffon rischia di rovinare la serata, ma Dybala su punizione e rigore raddrizza la partita. Per ora basta.

Udinese: Il cambio allenatore si vede subito, nel primo tempo la squadra si rende pericolosa in più occasioni riuscendo a mettere in difficoltà la Juventus. Il pareggio sarebbe stato un risultato decisamente più giusto per quanto si è visto in campo. Molti aspetti positivi nella prima di Del Neri.

Atalanta: Meglio nel primo tempo, nel secondo tempo ci pensa un ottimo Berisha a consolidare il pareggio. Il gioco migliora e anche la situazione in classifica sembra meno pericolosa, adesso sono 4 i punti di vantaggio rispetto alla zona retrocessione.

Empoli: La partita del Marassi è l’esatta fotografia dello stato dell’Empoli, una squadra incapace di segnare nonostante un’ora in superiorità numerica. Atteggiamento rinunciatario, giocatori d’esperienza che non riescono a fare la differenza, forse affidare l’attacco a Gilardino e Maccarone è stata una valutazione errata.

Crotone: Questa volta il Crotone almeno ci prova. Va dato atto alla squadra di Nicola di aver avuto una buona partenza e di aver sfruttato la prima occasione utile. L’appuntamento con i 3 punti è però ancora rinviato, complice anche la sfortuna della traversa colpita su punizione da Capezzi.

Bocciate

Napoli: Seconda sconfitta consecutiva per i partenopei. Sarri deve metabolizzare l’infortunio di Milik e avere il coraggio di provare variazioni tattiche. Gabbiadini sembra voler comunicare in tutti i modi che lui in quel ruolo non è a suo agio. Come a Bergamo, la difesa dà qualche problema di affidabilità. Bisogna ritrovare tranquillità e sicurezza, la qualità non manca.

Sampdoria: Certamente Giampaolo puntava a dare una scossa alla classifica con una vittoria, invece la prestazione è ancora una volta deludente. L’assedio finale non basta, i blucerchiati non riescono a dare pericolosità alla loro manovra, nonostante la traversa scheggiata da Torreira.

Fiorentina: I viola hanno messo a segno 6 reti in campionato, esattamente come il Crotone. Se la situazione a Firenze non è più disperata di quanto non sia attualmente è grazie alla solidità difensiva trovata da Sousa, ma non può di certo bastare, specialmente in casa, per soddisfare le ambizioni della piazza.

Inter: Banega e Joao Mario sono i due classici predicatori nel deserto, difesa decisamente da sistemare, Icardi troppo impegnato a litigare con la curva e decisi passi indietro sul piano del gioco e dell’equilibrio. De Boer sembrava aver preso in mano la squadra, invece questa partita dimostra che la squadra in troppe situazioni non ha ben chiaro cosa fare.

Chievo: Il Chievo non deve montarsi la testa per la posizione in classifica, né fasciarsela eccessivamente per questa sconfitta. Dopo un periodo tanto positivo un passo falso ci sta, peccato per alcuni errori individuali che concedono i gol al Milan.

Palermo: Il Palermo si illude passando in vantaggio dopo soli 5’ ma poi crolla senza dignità al cospetto di un avversario troppo più forte. I problemi peggiori questa volta sono in difesa, non è possibile lasciare tanto spazio ad un tridente tanto insidioso come quello del Toro. Forse cambiare due terzi dei titolari non ha fatto bene al reparto arretrato.

di Marco Sigillo

Marco Sigillo

Marco Sigillo

Classe 1991, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazioni all’Università Federico II di Napoli. Appassionato di comunicazione e scrittura, collabora con 081news dal dicembre 2015, interessandosi soprattutto di temi di portata nazionale ed internazionale. Giornalista pubblicista dal 2019.

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