Morto all’età di 84 il maestro del cinema Ettore Scola

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News20 Gennaio 20162 min

E’ morto all’età di 84 anni uno dei più grandi maestri del cinema italiano, Ettore Scola si è spento ieri nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma dove era in coma da Domenica sera.
Scola era campano essendo nato a Trevico, in provincia di Avellino, nel 1931.
Trasferitosi a Roma fin da bambino inizia, la sua avventura nel mondo del cinema all’inizio degli anni cinquanta quando comincia a scrivere sceneggiature di commedie all’italiana, mentre il suo esordio come regista avviene nel 1964 con il film “Se permette parliamo di donne” scritto con Ruggiero Maccari e interpretato da Vittorio Gassman, che sarà uno degli attori preferiti da Scola insieme a Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. Il suo primo grande successo però arriva 4 anni dopo con “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?”, interpretato da Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Blier; da quel momento inizia una florida carriera per Scola che, dirigendo tantissimi altri film, nel corso di quegli anni arriverà a comporre nel 1974 il suo più grande capolavoro “C’eravamo tanto amati” con Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Stefano Satta Flores, Stefania Sandrelli, Vittorio De Sica, Mike Bongiorno, Federico Fellini e Marcello Mastroianni. In quegli ann la fama di Scola è ai massimi e il suo successo continua con film del calibro di “Brutti,Sporchi e Cattivi” (1976),”Una giornata particolare” (1977),“La Famiglia” (1987), ”Splendor” (1988) e “Che ora è” (1989), questi ultimi due con Mastroianni e Massimo Troisi. Negli anni successivi la sua produzione cinematografica rallenta e decide di chiudere la sua filmografia con due opere: “La Cena” (1998) e “Concorrenza Sleale” (2001),dedicandosi poi alla composizione di due documentari.
Uomo da sempre impegnato nel sociale, Scola ha fatto anche parte del governo ombra del Pci nel 1989 con delega ai Beni Culturali. Tanti i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e di tutti coloro che hanno apprezzato le opere di questo grande personaggio; è arrivato anche il ricordo con grande emozione da parte delle tv e delle radio francesi con il quotidiano Le Monde che dedica alla morte del regista la sua notizia di apertura.
Domani l’ultimo saluto al maestro con la camera ardente che si aprirà dalle 10.30 alla Casa del Cinema di Roma.

di Vincenzo Persico

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