Nola, Festa dei Gigli cristallizzata nel tempo: cosa ne sarà?

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News17 Febbraio 20224 min

Sono ormai trascorsi tre anni dall’ultima Festa dei Gigli di Nola. Tre anni durante i quali i nolani hanno cercato di mantenere vivo l’amore per la festa in onore di San Paolino tramite qualsiasi mezzo, sia web che attraverso la proiezione di filmati e, nell’ultimo anno, tramite spettacoli rigorosamente all’aperto. Il Covid e le relative restrizioni hanno dato un duro colpo alla vita sociale, in special modo alle feste patronali ed alle kermesse di rilevanza nazionale. Il lungo periodo di stop forzato ha posto in standby i preparativi per la Festa che nell’autunno 2019 stavano prendendo piede grazie al lavoro minuzioso e certosino dei maestri di festa.

L’ultima manifestazione al quale il popolo nolano ha partecipato riguarda la cerimonia dello scambio delle bandiere, conclusasi nel dicembre 2019. Successivamente, i parolieri, le maestranze e tutti gli addetti ai lavori si stavano organizzando per preparare le kermesse del 2020. Basti pensare che alcune corporazioni avevano già pronte le canzoni d’occasione, la cui incisione nelle sale discografiche sarebbe dovuta tenersi nel mese di marzo 2020,quando, appunto, venne istituito il primo lockdown.

Da allora, tutto è fermo. Si è arrestato il lavoro delle botteghe d’arte, alle quali non resta che conservare le bozze del rivestimento dei gigli. Non si sono più svolte le questue, manifestazioni necessarie per la raccolta fondi per finanziare la festa di ciascuna corporazione. La processione del busto argenteo di San Paolino è ormai sospesa da tre anni, con grande rammarico dei nolani che continuano ad omaggiare il Santo donando fiori e partecipando alle messe celebrate in cattedrale.

Si spera che questa cara kermesse riparta al più presto, ma fino ad oggi non ci sono notizie certe. E’ di qualche giorno fa l’approvazione da parte del Senato di un emendamento, che poi dovrà essere sottoposto al voto anche della Camera, che ripristina lo svolgimento delle feste regionali. Ad annunciare questo piccolo barlume di speranza il senatore Brizziarelli della Lega, il quale in un post annuncia una probabile ripresa delle kermesse del nostro Belpaese. Proprio da tale annuncio erano partite le proteste di alcuni nolani sul web poiché il senatore aveva inizialmente dimenticato di menzionare la Festa dei Gigli di Nola tra le feste regionali aventi maggior spessore. Ne è seguito, poi, un successivo post dove veniva menzionata Nola, con buona pace del popolo nolano.

Dunque, quando ritornerà la Festa? Una data certa non vi è. Sicuramente non questo anno, forse il prossimo. Occorre innanzitutto valutare se ci sarà una eventuale proroga dello stato di emergenza o sarà abrogato, portando così una flebile speranza ai nolani. Tutto dipenderà, quindi, dalla scomparsa di questa terribile pandemia che speriamo venga definitivamente debellata e ci permetta di ritornare alla normalità.

E nel frattempo? Dal 9 marzo 2020 tutto è rimasto come cristallizzato dal tempo: le canzoni d’occasione da incidere, le bozze dei progetti che avrebbero adornato i giganti di legno, i preparativi per le questue e tutti i festeggiamenti e gli eventi che avrebbero portato al clou della ballata domenicale. Certo, durante questi lunghi anni il silenzio è stato squarciato da sporadiche manifestazioni ma troppo poco per una città che respira la festa 365 giorni l’anno.

Eppure, l’emendamento della Lega presentato al Senato ha portato un barlume di speranza nei giorni scorsi. Ovviamente, in città, allo spargersi della voce, parecchi hanno iniziato a rallegrarsi per un traguardo che sembrava ancora lontano dal raggiungimento. Quello del Senato è un passo in avanti importante e significativo, senza dubbio, ma chi conosce bene la Festa dei Gigli di Nola sa benissimo che è difficile, se non impossibile, recuperare l’edizione 2020 in soli tre mesi. La mole di lavoro, e di cose da fare, è elevata, senza contare che per ottenere il via libera definitivo serve che l’emendamento passi anche in Camera dei Deputati e che lo Stato dichiari concluso lo Stato di Emergenza ancora in vigore fino al 31 marzo.

Inoltre, la Fondazione Festa dei Gigli, l’organo incaricato per tutto ciò che riguarda la kermesse, è ancora senza presidente dopo le dimissioni di Nicola Argenziano e manca del numero minimo di partecipanti per prendere qualsiasi decisione. Da Nolani prima, e da amanti della Festa poi, auguriamoci che tutte queste cose vadano in porto quanto prima, (magari già per ripartire senza intoppi nel 2023) in modo tale da abbracciare di nuovo la Festa e non lasciarla più.

(a cura di Carolina Cassese e Dante Venanzio Mercogliano)

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