Un ddl contro chi inquina l’ambiente in Italia: cos’è “Terra Mia”

Carolina Cassese Carolina Cassese3 Ottobre 20202 min

L’italia è una penisola ricca di  paesaggi collinari e montuosi, oltre a splendide coste marine. Tuttavia queste ricchezze sono spesso oggetto di piromani e di delinquenti che arrecano ingenti danni all’ambiente. Per tale motivo, il Consiglio dei Ministri sta procedendo a discutere sul ddl “Terra Mia” che ha lo scopo di reprimere le condotte lesive e pericolose di coloro i quali inquinano l’ambiente. Il disegno di legge presentato dal Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Giustizia, se dovesse ottenere il beneplacito del Consiglio dei Ministri, sarà inviato al Parlamento per iniziare l’iter di approvazione.

Il testo normativo inquadra l’abbandono dei rifiuti da parte dei privati non più come illecito amministrativo ma come reato penale. Viene altresì modificata e ampliata la disciplina della combustione illecita di rifiuti, punita dall’art. 256 bis del dlgs n. 152/2006. Il ddl tenterà di estendere l’illecito anche se i rifiuti sono presenti in aree o impianti autorizzati o riposti in cassonetti e punisce le condotte illecite compiute da enti, società e persone giuridiche (dlgs n. 231/2001). Il disegno di legge considererà reato: l’incendio boschivo, la morte o le lesioni cagionate dall’inquinamento ambientale, l’omessa bonifica, l’impedimento alla esecuzione dei controlli e il traffico illecito di rifiuti oltre a rivisitare diversi testi normativi. Primo tra tutti il Codice dell’Ambiente (dlgs n. 152/2006), il Codice Antimafia (dlgs n. 159/2011), il Codice penale e il Testo Unico sull’Immigrazione (dlgs n. 286/1998). A chi commette reati ambientali verrà  negato il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Una delle misure più severe è l’allontanamento dal Comune o dalla Regione dei soggetti  responsabili di reati ai danni dell’ambiente. A costoro  può essere consegnato il foglio di via obbligatorio, di competenza del Questore, con il quale vengono allontanati dal luogo in cui abbiano commesso gli illeciti, con l’unico limite della residenza. L’autorità giudiziaria potrà sottoporre il soggetto a sorveglianza, disporre il divieto di soggiorno in uno o più comuni o regioni, la confisca preventiva e il sequestro. Il ddl si prefigge di responsabilizzare i proprietari dei fondi in cui terzi soggetti creino discariche abusive. Per potersi riappropriare delle aree di proprietà i proprietari dovranno provare di non tratto benefici dall’attività illecita altrui e di aver adottato con diligenza tutte le misure volte a  impedire ai terzi di impiegare i loro beni per eludere la legge.

 

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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