[Le Pagelle del Lunedì] Juve da urlo, Napoli implacabile, Sassuolo molle, Inter rimandata, disastro Milan, dejavù Roma

Marco Sigillo Marco Sigillo13 Settembre 20166 min

Eccezionalmente di martedì, per il monday night tra Empoli e Crotone, ritorna la nostra pagella sulla Serie A. Dopo la sosta per le nazionali, ecco la terza giornata di Serie A. Un’inaspettata pioggia si rende protagonista su diversi campi, rinviata infatti Genoa-Fiorentina (data da decidersi) e sospesa per diversi minuti Roma-Sampdoria.

 

Promosse

Juventus: Alcune novità dal primo minuto, prima da titolare per Higuain, esordio di Pjanic e si è rivisto anche Lichtsteiner. Pratica Sassuolo liquidata nel giro di 45 minuti, un super Pipita mette il doppio sigillo alla partita in 10′. Gioco spumeggiante e come al solito quasi nessun pericolo corso. L’unica pecca  il gol subito da calcio piazzato, il secondo dopo quello subito contro la Fiorentina, Allegri dovrà lavorarci.

Napoli: A quanto pare il Napoli ha una marcia in più nel secondo tempo in questa stagione, dopo uno scialbo 0-0 nella prima frazione la squadra torna in campo veloce, pimpante e con le idee molto chiare su come fare gol. Un Callejon in forma smagliante sembra quasi apprezzare la partenza del Pipita. Buone le prestazioni di Zielinski e Maggio, schierati per dare fiato a chi probabilmente giocherà in Champions.

Udinese: Iachini dopo la goleada subita all’esordio in campionato pare aver dato una sistemata al reparto arretrato, forse ancora qualche problemino nella costruzione delle manovre offensive ma se l’Udinese è quella vista a S. Siro si candida ad un’altra stagione tranquilla. Secondo gol in due partite per il 21enne Perica, il posto da titolare di Zapata appare ora a rischio.

Atalanta: Poteva cominciare a pesare lo 0 in classifica ma Gasperini questa volta se l’è cavata. Apprezzabile l’atteggiamento della squadra orobica che sotto di un gol non ha smesso di giocare e non ha mollato fino alla fine; sfruttando le incertezze difensive del Torino ha ribaltato il match, con il Papu Gomez protagonista di una bella partita e Kessiè che con grande personalità si è incaricato di calciare tirare il rigore per la vittoria finale.

Chievo: Nel primo tempo c’è stato più caldo che calcio, infatti si è visto anche il break per far dissetare i giocatori. La squadra si dimostra temibile da calcio d’angolo, oltre al gol di Gamberini anche un’altra occasionissima su cui salva Marchetti. Il Chievo manda anche quest’anno lo stesso messaggio : anche quest’anno non sarà facile per nessuno uscire con i 3 punti dal Bentegodi.

Rimandate

Inter: Segnali incoraggianti da parte della formazione di De Boer, la tenuta fisica è migliorata e il secondo tempo della gara di Pescara lo dimostra. Icardi si dimostra cecchino (quasi) infallibile, e la squadra comincia ad avere delle idee offensive. Ancora da registrare la difesa e la distanza dei reparti, c’è bisogno di pazienza e questa vittoria sicuramente permetterà di alleggerire un po’ la pressione. Rimandato il giudizio su Joao Mario.

Pescara: La squadra c’è, nonostante la sconfitta nel finale il risultato sarebbe potuto essere ben diverso; un buon Handanovic e la traversa fermano gli uomini di Oddo, che ancora una volta si dimostrano i più organizzati tra le neopromosse. Come contro il Napoli però ancora una rimonta subita, bisognerà lavorare sulla tenuta fisica, tattica e mentale, bisogna lottare 90 minuti per salvarsi.

Bologna: Donadoni doveva ritrovare la sua squadra dopo la debacle della scorsa giornata, sono ritornati i 3 punti ma la prestazione non è ancora di quelle a cui ci ha abituato il Bologna della scorsa stagione. Ottime notizie per il calcio italiano dal giovane Di Francesco, che dopo i gol in under 21 sigla anche il gol vittoria dei rossoblu. Pericoloso il calo di concentrazione del finale che poteva costare caro.

Lazio: La scoppiettante prestazione offensiva di inizio campionato aveva forse ingannato i tifosi della Lazio, Inzaghi ci prova finendo la partita con un 4-2-4 ma se non fosse stato per De Vrij il gol non sarebbe arrivato. Non si è ancora visto il miglior Biglia e la qualità del gioco ne risente. Da segnalare il reintegro di Keita che dopo un’estate di veleni ha rivisto il campo nel secondo tempo, mettendo anche lo zampino nell’azione del gol, di certo una freccia in più nell’arco di Inzaghi.

Roma: Dejavù, è questo quello che si prova a vedere la Roma di ieri, una squadra sprecona, disattenta in difesa in certi momenti della partita che come per magia viene salvata dal suo uomo simbolo, quel Francesco Totti che a 40 anni entra nell’intervallo e illumina, prima con assist deliziosi e poi realizzando il rigore al 90°. Spalletti pare ancora indeciso sulla disposizione offensiva dei suoi, falso nove o Dzeko? Male Szczesny.

Sampdoria: L’interruzione causata dalla pioggia deve aver fatto male ai blu-cerchiati. Primo tempo da favola con un Muriel scatenato e Quagliarella rapace, ripresa in cui la squadra subisce troppo, cede campo alla Roma e finisce per subire prima il pareggio e poi il gol che capovolge il risultato; peccato perché la squadra vista nella prima frazione di gara avrebbe meritato almeno il pareggio.

Empoli: Finalmente la vittoria. Brava la squadra di Martusciello e colmare le proprie difficoltà offensive con due calci piazzati che portano in gol i due difensori centrali. Essenziale il contributo di Pasqual con due assist. Quest’anno non vedremo l’Empoli della scorsa stagione, ma la squadra deve ricominciare da questa vittoria per trovare una nuova identità.

Bocciate

Sassuolo: Troppo molle la squadra di Di Francesco per potersi presentare allo Juventus Stadium, 10 minuti e i nero-verdi sono già fuori dai giochi. Non è il Sassuolo che siamo abituati a vedere, pesano le assenze soprattutto in attacco, ma ciò che ha deluso di più è stato l’atteggiamento mentale, da rivedere specialmente in vista dell’Europa League.

Palermo: Cambiano gli allenatori ma non la sostanza, la squadra manca di alcuni elementi fondamentali, tra cui un attaccante e un portiere. Si fa fatica a segnare e si prende gol con una certa facilità, così non può funzionare. A De Zerbi spetta un lavoro difficile ed è sottoposto a grande pressione, sia della piazza che della dirigenza. Da salvare solo lo spirito di sacrificio dimostrato nel primo tempo.

Milan:A guardare l’organico del Milan viene una certa tristezza, a quanto pare i 3 punti rimediati in apertura di campionato sono stati un’illusione, Montella ha le idee chiare ma i suoi giocatori molto meno. Centrocampo lento, Poli, Montolivo e Sosa non riescono in nessuna delle due fasi, Bacca sempre isolato, l’assenza di Niang pesa manco fosse Messi. Senza qualità e senza velocità diventa difficile segnare. Gennaio è troppo lontano per poter sperare di rimediare con i soldi della nuova proprietà.

Cagliari:Storari sfortunatamente protagonista in negativo della partita, prima l’errore sul gol e poi l’intervento falloso fuori aria che porta all’espulsione. Altrettanto sfortunato l’infortunio di Ionita, per il quale si prospettano 4-5 mesi di stop. Sul piano del gioco un Cagliari che forse fa qualche passo indietro rispetto alle ultime partite, troppi lanci lunghi e poche azioni ragionate.

Torino: Il Toro dovrà lavorare sulla condizione dei propri giocatori, troppi infortuni muscolari hanno quasi lasciato Mihajlovic privo di attaccanti, e nervoso a tal punto da farsi espellere. Dopo aver trovato il gol su punizione con Iago Falque, Hart fa male in uscita su un calcio d’angolo regalando il gol che cambia l’inerzia della gara, si confermano i già visti problemi difensivi.

Crotone: Abbiamo voluto dare fiducia a questa squadra nelle scorse settimane, ma ora la voce 0 punti in classifica comincia davvero a essere tragica. Prendere due gol da calcio piazzato è sinonimo di mancanza di concentrazione, ne serve molta di più se si vuole agguantare la permanenza in A. Evitabile anche l’espulsione nel finale.

di Marco Sigillo

Marco Sigillo

Marco Sigillo

Classe 1991, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazioni all’Università Federico II di Napoli. Appassionato di comunicazione e scrittura, collabora con 081news dal dicembre 2015, interessandosi soprattutto di temi di portata nazionale ed internazionale. Giornalista pubblicista dal 2019.

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