Ladro, rapinatore, scippatore e borseggiatore: qual è la differenza secondo la Legge?

Carolina Cassese Carolina Cassese7 Novembre 20233 min

Qual è la differenza tra ladro, rapinatore, scippatore e borseggiatore? Ladro è colui che commette un furto. Per la Legge, quindi, è un ladro chi ruba la borsa o il portafogli lasciati incustoditi. L’autore di un furto semplice, commesso senza colari stratagemmi, inganni o abilità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Il rapinatore è il ladro che, per rubare, usa la violenza o la minaccia nei confronti della vittima o di altre persone. C’è rapina anche quando l’autore usa violenza o minaccia per assicurarsi la refurtiva già rubata oppure solamente per scappare: si parla in questi casi di rapina impropria. Ad esempio, un uomo ruba la borsa a un’anziana donna. Un altro uomo interviene per fermarlo, ma il rapinatore gli punta contro una pistola per farlo desistere. Altro esempio: il rapinatore viene sorpreso dal proprietario mentre sta rubando in casa, immediatamente lascia la refurtiva e si scaglia addosso al proprietario che gli sbarra la strada, facendolo rovinare a terra. La rapina (anche impropria) è punita con la reclusione da cinque a dieci anni. In presenza di alcune circostanze aggravanti (violenza commessa con le armi, col volto coperto, da più persone, ecc.), la pena è aumentata e va da sei a venti anni. Lo scippatore è invece un ladro che, per commettere il proprio furto, si avvale della forza per strappare il bene di mano o di dosso alla vittima. Classico esempio di scippo è quello commesso dal ladro in motorino che, passando accanto alla vittima, le strappa la borsa a tracolla. Commette uno scippo anche il ladro che, per impossessarsi del cellulare, lo toglie con la forza dalle mani del proprietario. La differenza con la rapina sta quindi in ciò: mentre nel furto con strappo la forza è utilizzata sulla cosa da rubare, la quale è sottratta violentemente alla vittima, nella rapina l’azione minacciosa o violenta è diretta contro la persona (il rapinatore che punta la pistola alla tempia della persona offesa, ad esempio). Lo scippo è un furto punito in modo particolarmente severo: la pena prevista è la sanzione da quattro a sette anni.

Il borseggiatore, infine,  è il ladro che si avvale della propria abilità per mettere a segno il furto. Per borseggiatore si intende il ladro che ruba borse, portafogli, orologi e oggetti simili, di nascosto e con destrezza.È il classico caso del ladro che, approfittando dell’autobus o della metropolitana gremita, riesce velocemente a infilare la mano nella tasca dell’ignaro passeggero per sottrargli il portafogli. Il borseggio è una particolare ipotesi di furto aggravato dalla destrezza del suo autore; pertanto, la pena prevista è la reclusione da due a sei anni.

Tracciamo, in conclusione, le differenze tra ladro, rapinatore, scippatore e borseggiatore:

  • scippatore e borseggiatore sono ladri puniti con particolare severità per via della pericolosità della condotta o dell’astuzia con cui agiscono;
  • il rapinatore è un ladro che si avvale di azioni violente o minacciose per ottenere la refurtiva. A differenza del furto con scippo, la violenza è esercitata direttamente contro la vittima e per tale motivo le pene sono severissime.
Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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