A 10 mesi dall’apertura il Pronto Soccorso di Nola fa “acqua” da tutte le parti

Nello Cassese Nello Cassese22 Maggio 20154 min
Considerato come uno dei più all’avanguardia della Campania, il Pronto Soccorso di Nola era stato inaugurato il luglio scorso dopo quasi 3 anni di lavori. Con un bacino di utenza di circa 600mila abitanti, l’Ospedale di Nola è uno die più importanti della Campania, eppure le problematiche sono ancora molte, gravi e persistenti.
Le polemiche sono ormai così tante che quasi hanno perso un senso, dottori ed infermieri lavorano in conidizioni insostenibili e nessuno prende in mano la situazione.
Il Pronto Soccorso, in particolare, è colmo di gravi handicap strutturali. I pavimenti presentano delle “buche”, i corridoi sono sempre pieni di pazienti in attesa su barelle e ultimamente l’impianto di climatizzazione è risultato danneggiato e cola acqua dai soffitti, tanto che in alcuni uffici dottori e infermieri si sono arrangiati con dei secchi per raccogliere l’acqua che cola. Ma le imprecisioni non si fermano qui; la scacchiera dei corridoi per il passaggio dei pazienti in barella non è precisamente regolare e spesso capita che l’ammalato debba passare per tutti i reparti prima di trovare posto nel box, o in corridoio come spesso capita. Altro grave problema riguarda la zona di sosta auto per i pazienti che arrivano al pronto soccorso. La zona infatti è munita di due entrate che si aprono e si chiudono automaticamente per preservare il clima di quest’area con l’ausilio di un macchinario, quest’ultimo però nel recente periodo è rotto e quindi l’aria inquinata dallo smog delle auto non viene assorbita dal macchinario stesso ma dalle camere del pronto soccorso; una delle porte poi è stata privata del meccanismo automatico per ovviare a questo malfunzionamento ma in certi casi può succedere che le autoambulanze restino bloccate fuori fino a che un dipendente non apra. Sul tetto sono presenti alcune parti nevralgiche per il controllo dei macchinari ma la via per raggiungerli è priva di una scala diretta, mentre sempre una via d’accesso diretta non è presente nella zona che congiunge la piazzola di sosta per i pazienti appena arrivati e la sala d’attesa del Pronto Soccorso, così che gli accompagnatori devono fare un grande giro per parcheggiare e raggiungere la sala d’attesa che è a pochi metri dalla piazzola stessa.
Ma l’Ospedale di Nola non presenta solo problemi strutturali ma anche problematiche riguardanti la gestione dei dipendenti. Uno in particolare sta creando molti problemi e riguarda la gestione insensata e caotica che l’ASL programma per i pazienti con problemi psichiatrici. Oltre alla cura psichiatrica dei pazienti, gli infermieri e i dottori del Pronto Soccorso, insieme a medici del reparto psichiatria e assistenti sociali, devono ottemperare anche al lato burocratico. Gli assistenti sociali, inoltre, sono presenti solo dal lunedì al venerdì e in determinati orari e molto spesso il lavoro psichiatrico appare essere, da ciò che ci risulta, poco zelante. Il tutto provoca un inferno di sostituzioni e lavori supplementari per i dipendenti del Pronto Soccorso che provoca un inevitabile disservizio e una situazione difficile da gestire.
“E’ davvero una situazione insopportabile e ingestibile” afferma il direttore del Pronto Soccorso dott. Manzi “spesso siamo costretti ad ottomperare anche agli obblighi curativi che riguardano i pazienti con problemi psichiatrici; questo comporta un lavoro supplementare per noi del Pronto Soccorso. Inoltre, visto che ci sono orari fissi per gli assistenti sociali, capita spesso che i pazienti restino giorni in ospedale aspettando il giorno in cui gli operatori predisposti si presentino, fornendo quelle cure psichiatriche alle quali i pazienti hanno diritto”
Le polemiche sono tante e sono state presentate in via ufficiale da molti soggetti, uno su tutti il sindacato F.S.I., insieme a tutti i dipendenti.
Doveva essere uno dei gioielli della medicina pubblica campana e invece è una barca che fa “acqua” da tutte le parti. Milioni di euro spesi ed una struttura con più problemi di prima; è passato quasi un anno, si troverà mai una soluzione?
di Nello Cassese

In quest'ufficio è stato messo un secchio per raccogliere l'acqua che cola dal soffitto
In quest’ufficio è stato messo un secchio per raccogliere l’acqua che cola dal soffitto

In questo box per i pazienti nel pronto soccorso cola l'acqua dal soffitto, potete vederla più chiaramente se zoommate sul pavimento
In questo box per i pazienti nel pronto soccorso cola l’acqua dal soffitto, potete vederla più chiaramente se zoommate sul pavimento

 

Nello Cassese

Nello Cassese

Classe 1994, laureato in Scienze della Comunicazione con in Laurea Magistrale "Corporate Communication and Media" all’Università degli Studi di Salerno. Appassionato di calcio e sport in generale, segue con interesse e impegno temi di attualità vari, in particolar modo quelli inerenti il sociale e il terzo settore. Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal novembre 2016. Dal gennaio 2018 è direttore di Zerottouno News e dal novembre 2022 è anche Editore della stessa testata. Ha collaborato con il quotidiano online IlPopolareNews, con l'emittente televisiva nolana Videonola, come inviato sportivo per Il Giornale di Sicilia e come speaker radiofonico per Radio Antenna Campania. Attualmente è anche Addetto stampa del Nola 1925 e opinionista nella trasmissione "Tifo Azzurro" su Tele A.

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