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Considerato come uno dei più all’avanguardia della Campania, il Pronto Soccorso di Nola era stato inaugurato il luglio scorso dopo quasi 3 anni di lavori. Con un bacino di utenza di circa 600mila abitanti, l’Ospedale di Nola è uno die più importanti della Campania, eppure le problematiche sono ancora molte, gravi e persistenti.
Le polemiche sono ormai così tante che quasi hanno perso un senso, dottori ed infermieri lavorano in conidizioni insostenibili e nessuno prende in mano la situazione.
Il Pronto Soccorso, in particolare, è colmo di gravi handicap strutturali. I pavimenti presentano delle “buche”, i corridoi sono sempre pieni di pazienti in attesa su barelle e ultimamente l’impianto di climatizzazione è risultato danneggiato e cola acqua dai soffitti, tanto che in alcuni uffici dottori e infermieri si sono arrangiati con dei secchi per raccogliere l’acqua che cola. Ma le imprecisioni non si fermano qui; la scacchiera dei corridoi per il passaggio dei pazienti in barella non è precisamente regolare e spesso capita che l’ammalato debba passare per tutti i reparti prima di trovare posto nel box, o in corridoio come spesso capita. Altro grave problema riguarda la zona di sosta auto per i pazienti che arrivano al pronto soccorso. La zona infatti è munita di due entrate che si aprono e si chiudono automaticamente per preservare il clima di quest’area con l’ausilio di un macchinario, quest’ultimo però nel recente periodo è rotto e quindi l’aria inquinata dallo smog delle auto non viene assorbita dal macchinario stesso ma dalle camere del pronto soccorso; una delle porte poi è stata privata del meccanismo automatico per ovviare a questo malfunzionamento ma in certi casi può succedere che le autoambulanze restino bloccate fuori fino a che un dipendente non apra. Sul tetto sono presenti alcune parti nevralgiche per il controllo dei macchinari ma la via per raggiungerli è priva di una scala diretta, mentre sempre una via d’accesso diretta non è presente nella zona che congiunge la piazzola di sosta per i pazienti appena arrivati e la sala d’attesa del Pronto Soccorso, così che gli accompagnatori devono fare un grande giro per parcheggiare e raggiungere la sala d’attesa che è a pochi metri dalla piazzola stessa.
Ma l’Ospedale di Nola non presenta solo problemi strutturali ma anche problematiche riguardanti la gestione dei dipendenti. Uno in particolare sta creando molti problemi e riguarda la gestione insensata e caotica che l’ASL programma per i pazienti con problemi psichiatrici. Oltre alla cura psichiatrica dei pazienti, gli infermieri e i dottori del Pronto Soccorso, insieme a medici del reparto psichiatria e assistenti sociali, devono ottemperare anche al lato burocratico. Gli assistenti sociali, inoltre, sono presenti solo dal lunedì al venerdì e in determinati orari e molto spesso il lavoro psichiatrico appare essere, da ciò che ci risulta, poco zelante. Il tutto provoca un inferno di sostituzioni e lavori supplementari per i dipendenti del Pronto Soccorso che provoca un inevitabile disservizio e una situazione difficile da gestire.
“E’ davvero una situazione insopportabile e ingestibile” afferma il direttore del Pronto Soccorso dott. Manzi “spesso siamo costretti ad ottomperare anche agli obblighi curativi che riguardano i pazienti con problemi psichiatrici; questo comporta un lavoro supplementare per noi del Pronto Soccorso. Inoltre, visto che ci sono orari fissi per gli assistenti sociali, capita spesso che i pazienti restino giorni in ospedale aspettando il giorno in cui gli operatori predisposti si presentino, fornendo quelle cure psichiatriche alle quali i pazienti hanno diritto”
Le polemiche sono tante e sono state presentate in via ufficiale da molti soggetti, uno su tutti il sindacato F.S.I., insieme a tutti i dipendenti.
Doveva essere uno dei gioielli della medicina pubblica campana e invece è una barca che fa “acqua” da tutte le parti. Milioni di euro spesi ed una struttura con più problemi di prima; è passato quasi un anno, si troverà mai una soluzione?
di Nello Cassese
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